“Salone degli Affreschi”, Refettorio del Convento di Santa Maria della Pace, Società Umanitaria

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La decorazione pittorica della volta e delle pareti del Refettorio (oggi detto “Salone degli Affreschi”) del Convento di Santa Maria della Pace in Milano

La decorazione pittorica che ricopre la volta e parzialmente tre dei quattro muri perimetrali, per una estensione di circa 550 mq, è databile negli ultimi anni del Quattrocento contemporaneamente all’esecuzione architettonica che termina nel 1497; essa  è quindi certamente anteriore all’esecuzione della Crocefissione sulla parete di fondo, databile almeno venti anni dopo. La decorazione è ricca di riferimenti analoghi (motivi geometrici, fiamme, raggiere) a quelli presenti sulle volte della navata centrale e delle laterali di Santa Maria delle Grazie di Milano, eseguita verso il 1480. Il criterio generale di questo restauro, scelto d’intesa con la Soprintendenza ai Beni Architettonici ed Ambientali di Milano, suggeriva che gli affreschi dovessero parlare oggi di una storia secolare di problemi conservativi e di fenomeni di varia natura che hanno lasciato tracce molto riconoscibili. Quindi, dopo gli interventi di pulitura, consolidamento e preservamento di tutte le superfici dipinte, la scelta operativa conseguente è stata quella di intervenire con le reintegrazioni in modo leggero e rispettoso, al fine di ricostruire con la compattezza visiva dell’insieme indispensabile per la lettura dell’opera: da una parte evitando una ricostruzione troppo puntuale ed eccessivamente elevata delle parti mancanti, che avrebbe dato all’opera un aspetto appesantito e fasullo, e dall’altra ricorrendo al neutro tenuto su di un tono uguale al colore dominante del fondo solo dove era indispensabile, ovvero in alcune parti dove le lacune erano particolarmente estese.

Testo a cura di Giovanni Rossi